Antonella Gerosa e Massimo Marchiori, nel lontano 2007, stufi della vita caotica della città decidono di migrare da Barcellona a Bonastre, un ridente paesino nella regione costeggiata dal Mare delle Baleari: Baix Penedès, nei pressi di Terragona. L’intenzione era quella di dedicarsi ad una vita a stretto contatto con la natura, producendosi il proprio cibo, ma una volta arrivati alla “finca”, notano una vecchia vite, varietà Sumoll. Da lì decidono di abbattere qualche mandorlo per ampliare il terreno vitato. Non arrivano da una tradizione di vignaioli, ma iniziano a lavorare la terra, con dedizione e perizia, imparando da ogni errore commesso. Hanno sempre cercato di confrontarsi con i vecchi vignaioli della zona, per capire come produrre vino senza prodotti di sintesi, proprio come si faceva in passato.
Antonella Gerosa e Massimo Marchiori, nel lontano 2007, stufi della vita caotica della città decidono di migrare da Barcellona a Bonastre, un ridente paesino nella regione costeggiata dal Mare delle Baleari: Baix Penedès, nei pressi di Terragona. L’intenzione era quella di dedicarsi ad una vita a stretto contatto con la natura, producendosi il proprio cibo, ma una volta arrivati alla “finca”, notano una vecchia vite, varietà Sumoll. Da lì decidono di abbattere qualche mandorlo per ampliare il terreno vitato. Non arrivano da una tradizione di vignaioli, ma iniziano a lavorare la terra, con dedizione e perizia, imparando da ogni errore commesso. Hanno sempre cercato di confrontarsi con i vecchi vignaioli della zona, per capire come produrre vino senza prodotti di sintesi, proprio come si faceva in passato.