
Aleks è una persona intelligente e molto sensibile, sempre pronto a spendere parole gentili verso i suoi colleghi viticoltori. Classico esempio di vignaiolo devoto alla sua terra, che produce vino non solo per un mero guadagno, ma per avvicinarsi ad essa, trascendendo dalla realtà. Questo amore si percepisce tutto ad ogni sorso, pieno di energia e piacevolezza di beva. Aleks Klinec è sicuramente il produttore più affascinante di tutto il Collio Sloveno.
Klinec, in vigna, ovviamente applica una coltivazione ad impatto zero, i composti che usa per le concimazioni provengono da letame, erbe e fieno della sua terra, “ammucchiati” in un lembo di terra adibito alla sola produzione di compost e humus fertile. I macchinari in campo sono quanto mai straordinari, creazioni funzionali e non invasive, costruiti con maestria grazie alla sua precedente carriera da tecnico meccanico. Le viti sono in perfetta salute, giovate dalle brezze del mare Adriatico e radicate in un terreno sano e ricco, la cosiddetta “Ponca”, dove svettano dalle dolci colline a 150-180 metri di altitudine e sono organizzate in 6,5 ettari, suddivisi in nove parcelle.

Le varietà allevate sono Rebula, Jakot, Malvazija, Pinot Grigio, Verduzzo, Merlot e Cabernet Sauvignon. In cantina la storia è la medesima, zero manipolazioni, con i soli lieviti indigeni che fan partire le fermentazioni. Le macerazioni sono spiccate, in vasche di cemento, anche grazie alle bucce dei suoi vitigni, particolarmente spesse e quindi vocate ad estrazioni molto peculiari e raffinate. L’affinamento è svolto in botti di legno per periodi che si aggirano tra i 12 e i 24 mesi. Ça va sans dire che anche tutte le lavorazioni di imbottigliamento vengono effettuate senza chiarificazioni o filtrazioni.
I vini di Klinec rispolverano il lato autentico e vetusto dei vini della sua terra. Bianchi pieni e vitali e rossi non comuni, balsamici, profondi e territoriali, senza accantonare vivacità, un timbro tipicamente minerale e una ricchezza di frutto maturo.
LA PONCA
Un terreno in cui si alternano marna e arenaria, che i friulani chiamano appunto Ponca, ed una particolare conformazione rocciosa.
La Ponca è il nome del complesso roccioso che sta alla base della geologia che compone il terroir delle colline friulane. 65 milioni di anni fa i dolci declivi del Collio si trovavano sotto il livello del mare in tre bacini dove lentamente si formava questa composizione rocciosa unica. Questa roccia accomuna 5 denominazioni, 2 in suolo friulano (Colli Orientali e Collio) e 3 in Slovenia (Brda, Vipaska Dolina, Slovenska Istra).

La ponca, chiamata anche flysch di Cormons, è costituita da un’alternanza di strati di spessore variabili di marne (argille calcaree) ed arenarie (sabbie calcificate). La marna assorbe facilmente l’acqua, di consistenza soffice, dona struttura e corpo, mentre l’arenaria è dura e impermeabile, responsabile della comune finezza di questi territori.

Aleks è una persona intelligente e molto sensibile, sempre pronto a spendere parole gentili verso i suoi colleghi viticoltori. Classico esempio di vignaiolo devoto alla sua terra, che produce vino non solo per un mero guadagno, ma per avvicinarsi ad essa, trascendendo dalla realtà. Questo amore si percepisce tutto ad ogni sorso, pieno di energia e piacevolezza di beva. Aleks Klinec è sicuramente il produttore più affascinante di tutto il Collio Sloveno.
Klinec, in vigna, ovviamente applica una coltivazione ad impatto zero, i composti che usa per le concimazioni provengono da letame, erbe e fieno della sua terra, “ammucchiati” in un lembo di terra adibito alla sola produzione di compost e humus fertile. I macchinari in campo sono quanto mai straordinari, creazioni funzionali e non invasive, costruiti con maestria grazie alla sua precedente carriera da tecnico meccanico. Le viti sono in perfetta salute, giovate dalle brezze del mare Adriatico e radicate in un terreno sano e ricco, la cosiddetta “Ponca”, dove svettano dalle dolci colline a 150-180 metri di altitudine e sono organizzate in 6,5 ettari, suddivisi in nove parcelle.

Le varietà allevate sono Rebula, Jakot, Malvazija, Pinot Grigio, Verduzzo, Merlot e Cabernet Sauvignon. In cantina la storia è la medesima, zero manipolazioni, con i soli lieviti indigeni che fan partire le fermentazioni. Le macerazioni sono spiccate, in vasche di cemento, anche grazie alle bucce dei suoi vitigni, particolarmente spesse e quindi vocate ad estrazioni molto peculiari e raffinate. L’affinamento è svolto in botti di legno per periodi che si aggirano tra i 12 e i 24 mesi. Ça va sans dire che anche tutte le lavorazioni di imbottigliamento vengono effettuate senza chiarificazioni o filtrazioni.
I vini di Klinec rispolverano il lato autentico e vetusto dei vini della sua terra. Bianchi pieni e vitali e rossi non comuni, balsamici, profondi e territoriali, senza accantonare vivacità, un timbro tipicamente minerale e una ricchezza di frutto maturo.
LA PONCA
Un terreno in cui si alternano marna e arenaria, che i friulani chiamano appunto Ponca, ed una particolare conformazione rocciosa.
La Ponca è il nome del complesso roccioso che sta alla base della geologia che compone il terroir delle colline friulane. 65 milioni di anni fa i dolci declivi del Collio si trovavano sotto il livello del mare in tre bacini dove lentamente si formava questa composizione rocciosa unica. Questa roccia accomuna 5 denominazioni, 2 in suolo friulano (Colli Orientali e Collio) e 3 in Slovenia (Brda, Vipaska Dolina, Slovenska Istra).

La ponca, chiamata anche flysch di Cormons, è costituita da un’alternanza di strati di spessore variabili di marne (argille calcaree) ed arenarie (sabbie calcificate). La marna assorbe facilmente l’acqua, di consistenza soffice, dona struttura e corpo, mentre l’arenaria è dura e impermeabile, responsabile della comune finezza di questi territori.